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Tua

Tua

La vita di Inés sembra perfetta in tutto e per tutto. Ha una casa, una figlia adolescente, Lali, e un marito, Ernesto, irreprensibile padre di famiglia e brillante uomo d’affari. Certo, è da qualche mese che Ernesto è distante, non la cerca più come prima, il sesso è inesistente, ma Inés sa che nella vita di una coppia ci possono essere alti e bassi e poi come direbbe sua madre perché cercare il pelo nell’uovo? Quello che conta è l’unità famigliare, e lei sa che Ernesto le vuole bene. Immaginiamo quindi il suo sconcerto quando scopre nella ventiquattrore del marito un bigliettino con un cuore trafitto firmato “Tua” e sollevando la cornetta del telefono di casa intercetta la chiamata dell’amante al marito: “Se non vieni subito, non rispondo di me”. Da qui a seguir il marito nel cuore della notte il passo è breve. Inés spia Ernesto mentre l’uomo si addentra nel parco Bosques de Palermo e discute animatamente con l’amante. Dalla sua postazione non può sentire quello che i due si dicono, ma vede chiaramente Ernesto spingere la donna che sbatte la testa contro un masso, rimanendo a terra. Si tratta di un incidente, Ernesto non voleva ucciderla, di questo Inés è sicura. Ed è anche convinta che mai come adesso Ernesto abbia bisogno del suo aiuto per non finire in prigione. Inés architetta un piano perfetto per proteggere il marito, ma, come succede nella gran maggioranza dei casi, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e Inés si vede costretta a modificare più volte i suoi progetti...

Un triangolo amoroso – lui, lei, l’altra – che si tinge di giallo. Un’anomala storia poliziesca raccontata attraverso l’intercambio di tre registri completamente diversi. Il mistero è narrato quasi interamente in prima persona, da una donna, Inés, che ci rende partecipi di ogni suo pensiero, ogni sua intenzione, ogni suo ricordo. Contemporaneamente attraverso dialoghi parziali intercettati da chiamate telefoniche, veniamo a conoscenza della storia di Lali, la figlia di Inés e Ernesto, alle prese con un problema più grande di lei. Infine, frammenti apparentemente presi dalle indagini della polizia ci anticipano – pur senza rivelare niente più del dovuto – un finale sconvolgente. Tua non è solo una storia vertiginosa e appassionante, ma anche un ritratto implacabile della vita famigliare della classe media e di riflesso della società argentina e del ruolo della donna al suo interno. Il personaggio di Inés poi, una sorta di “desperate housewife” latina, nel suo doppio ruolo di detective e indagata, ci regala momenti tragicomici degni di nota. Una lettura agile e avvincente.