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Per tutte le stelle del cielo

Per tutte le stelle del cielo

Quando scende la sera e il sonno si avvicina, per l’orsetta Luna è ora di andare a letto. Un letto grande, bordato di lucine, in cui tanti amici di pezza la aspettano. La mamma la aiuta a prepararsi e rimane con lei ancora un po’: giusto il tempo di chiudere gli occhi ed esprimere insieme un desiderio. Luna vorrebbe volare in altro nel cielo come gli uccellini, inabissarsi nel mare con i pesci; diventare tanto piccola da essere circondata, a cavallo di lumaca, dalla varietà dell’erba di un prato oppure tanto grande da vedere il bosco e la propria casa dall’alto… Luna desidera e la mamma racconta, una fantasia dopo l’altra, creando scenari vasti e colorati e nuovi compagni di viaggio. Sempre di più e sempre più intense brillano le stelle sulla camicia da notte della mamma, nel cielo, in tutta la cameretta. Il letto è grande, ma forse non troppo grande per l’orsetta e la mamma. Finché, a poco a poco, il sonno arriva davvero, con l’augurio che porti “tanti, tantissimi bei sogni d’oro”…

Chiaki Okada, illustratrice giapponese che gli appassionati hanno potuto scoprire alla Bologna Children’s Bookfair del 2010 e alla mostra Le immagini della fantasia 35 di Sarmede nel 2017, è ancora poco nota al grande pubblico italiano. In Per tutte le stelle del cielo le sue illustrazioni sono realistiche ma cariche di tenerezza, capaci di far volare la fantasia proprio dove sono più ricche di dettagli. Nonostante i colori notturni e quindi perlopiù scuri, quello ritratto è il mondo di una bambina molto piccola – una cucciola – fatto di ciò da cui non può separarsi mai: la mamma, il coniglio di pezza… Lo sfondo della cameretta è capace di trasformarsi in sogni e fantasie di esplorazione, che rendono evidente ma dinamica la polarità tra piccolo e grande. Il testo di Karl Newson, altro autore non molto noto in Italia, è semplice, fa ampio ricorso ai diminutivi del mondo infantile ma esprime pienamente i desideri con i vorrei, i se potessimo, i se fossimo. Le parole inizialmente sono separate dalle immagini, ma alcuni oggetti si staccano dall’illustrazione a colori divenendo elementi monocromatici che accompagnano la transizione tra reale e immaginario. Pagina dopo pagina, le immagini prendono il sopravvento, mentre il testo è isolato in riquadri fino a venirne assorbito del tutto, con l’arrivo del sonno. Per tutte le stelle del cielo è un’invocazione-filastrocca che apre e chiude la storia. Nel mezzo le ripetizioni, l’evocazione dei rumori e le voci alternate, sera dopo sera e lettura dopo lettura, potranno essere recitate e forse imparate a memoria, in un rito della buonanotte che è da subito messo sulla pagina.