
Ellery Queen interviene sempre quando c’è un mistero, sia per dare una mano al padre Richard, ispettore di polizia della Omicidi di New York, sia per divertimento personale, essendo un investigatore auto-definitosi (per finta modestia) dilettante. Ellery Queen ha una mente analitica, affilata, occhi a cui niente sfugge, grande sicurezza e una certa malcelata spocchia che il più delle volte prende la forma del tipico atteggiamento “Ma come, non lo capite anche voi? “. Ellery Queen vive e racconta le avventure da investigatore, dando conto delle sue mirabili soluzioni ad enigmi complessi. Ecco tre studenti alla sua corte, ansiosi di impararne le tecniche; il caso vuole che accada un omicidio bello fresco su cui indagare, e ognuno di loro avrà la sua teoria che puntualmente Ellery smonterà... Un ladro ruba tutte le copie di un certo libro, convinto che dentro una di esse si celi un francobollo dal valore inestimabile, fino a quando dopo il furto non ci scappa anche il morto... Un orologio sotto una campana di vetro è l’ultimo appiglio di un uomo prima di esalare il respiro fatale; vi si aggrappa e lo butta a terra come per dare un indizio alla polizia sull’identità del proprio assassino. Solo Ellery sarà in grado di decriptare quel gesto in apparenza insensato... Può una casa intera scomparire nel nulla nello spazio di una notte? Ellery insieme ad altre persone è testimone del prodigio. La sua mente razionale deve collegare questo apparentemente inspiegabile mistero con le minacce ad una giovane e indifesa ereditiera di un’ingente fortuna...
Sono solo alcune delle decine di storie contenute nell’omnibus Tutti i racconti a firma di Ellery Queen, allo stesso tempo personaggio e autore, entrambi provenienti dalla fantasia di due cugini newyorchesi di nome Frederic Dannay e Manfred Bennington Lee. Il volume, curato da Franco Forte e con una brillante prefazione di Carlo Lucarelli, raccoglie l’altra produzione del duo, quella alternativa ai romanzi, forse meno conosciuta ma non per questo di valore inferiore. All’interno del genere giallo-deduttivo, Ellery Queen è - insieme a Sherlock Holmes ed Hercule Poirot - quanto di più classico si possa immaginare. Il canovaccio è sempre lo stesso: un mistero all’apparenza inspiegabile, a volte persino vagamente ultraterreno, indizi sparsi qua e là, un investigatore che riesce a cogliergli e collegarli tutti sino al disvelamento meraviglioso della soluzione finale. Se il giallo è generalmente un gioco a due tra scrittore e lettore, in Ellery Queen il livello sale sino a diventare una sfida. Come fa notare Lucarelli nella sua prefazione, alle volte la narrazione arriva all’apice e si ferma, tirando in ballo il lettore e invitandolo a pronunciarsi sull’identità del colpevole. Mirabile esempio di letteratura interattiva ante litteram. Le storie di questa raccolta sono estremamente gradevoli. Alcune forse ingenue, altre simpaticamente inverosimili, la maggior parte di sicuro intrattenimento. Una lettura imprescindibile per gli amanti di Ellery Queen ma anche per chi vuole avventurarsi per la prima volta nella sterminata produzione di questo formidabile personaggio. Autore. Autori. Insomma, avete capito.