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Tutto questo ti darò

Tutto questo ti darò

Otto colpi: secchi, decisi. A bussare alla porta della casa di Madrid dove vivono Manuel Ortigosa, scrittore di successo che sta ultimando la prima stesura del suo nuovo romanzo Sole di Tebe, e suo marito Álvaro Muñiz de Dávila, brillante addetto al marketing, sono due poliziotti, il sottotenente Castro e la sergente Acosta. Manuel è solo in casa, Álvaro è partito un paio di giorni prima: per Barcellona, a quanto ne sa il marito, dove gli ha detto che lo attendeva un incontro importante con un cliente. Invece no. I poliziotti sostengono che Álvaro è morto in un gravissimo incidente stradale a Monforte, in provincia di Lugo. Da tutt’altra parte. Il primo pensiero di Manuel è che ci sia un errore, che quel morto non sia affatto suo marito. Ma i poliziotti insistono, affermano che il cadavere è già stato riconosciuto “da un parente” e che lo smartphone di Álvaro è in loro custodia. Che diavolo faceva a Lugo suo marito? Chi è questo fantomatico parente di cui parla la polizia? Álvaro ha sempre detto di non avere praticamente familiari, e comunque nessuno che frequentava. Perché l’uomo che amava e di cui si fidava ciecamente (malgrado la gelosia) gli ha mentito? Queste domande donano sfumature inquietanti al dolore già terribile che ha travolto lo scrittore, già provato dalla recente perdita della adorata sorella. Manuel chiama subito al telefono la segretaria di Álvaro, che – ignara della disgrazia – gli dice che lui è Barcellona per affari. Gli regge il gioco, è evidente. C’erano dei segreti, e Mei Lu a quanto pare li conosce. Quando Manuel le spiega cosa è successo, la donna scoppia in lacrime e attacca. Il giorno seguente lo scrittore parte per la Galizia, dove lo aspetta il mondo del suo Álvaro: un mondo di cui non sospettava e non sa niente…

La definizione di “thriller psicologico” – sebbene tutt’altro che campata in aria – non rende del tutto giustizia a questo romanzo di Dolores Redondo, il primo dopo la Trilogia di Baztán che l’ha resa una superstar in patria e ha venduto discretamente anche all’estero. Se infatti in quel caso la scrittrice spagnola si muoveva (pur con indubbio talento) nei confini di un noir abbastanza di maniera, Tutto questo ti darò è opera decisamente più ambiziosa, soprattutto con fortissime coloriture sociali. Il protagonista, benestante, aperto di vedute e abituato alla tollerante e colorata realtà culturale delle metropoli spagnole, si trova a dover affrontare il moralismo e la grettezza della nobiltà di provincia della Galizia, oltre che una fitta ragnatela di segreti e bugie legate alla drammatica fine di Álvaro, originario di quei luoghi. Aver scelto un protagonista omosessuale (regolarmente sposato, come in Spagna è possibile sin dal 2005) naturalmente poi aiuta l’autrice a rendere ancora più stridente il “cultural clash” tra Manuel e i familiari del defunto marito, ricchi latifondisti con nostalgie franchiste. Una caratteristica che invece la Redondo mantiene costante anche in questo romanzo è il legame con il territorio: la detective Amaia Salazar si muoveva in Navarra, a Pamplona: il vedovo invece si trova nello scenario maestoso della Ribeira Sacra, una zona aspra ricca di monasteri medievali e celebre per i suoi vini. Il romanzo ha vinto il Premio Planeta 2016.

LEGGI L’INTERVISTA A DOLORES REDONDO