
Primi del '900, Nuova Zelanda. Meggie è la più piccola dei Cleary e nessuno prova a immaginare - forse il maggiore dei figli, soltanto Frank - quali possano essere i segreti pensieri materni. É l'8 dicembre del 1915 e la bimba compie quattro anni. Sei figli e una sola piccola donna. C'è tanto da fare in quella casa e il fardello dei lavori non può esserle alleviato. Fee è stanca. Sono le fatiche domestiche, continue, e anche le azioni di Padraic, il marito, arare, seminare, tosare? È quella terra selvaggia? Sono queste le ragioni di quella sua gravità, serietà? La vita di tutti i Cleary è certamente dura, ma «al meglio si perviene soltanto con grande dolore. O così dice la leggenda»…
Se dalla leggenda australiana di «un uccello che canta una sola volta nella vita più soavemente di ogni altra creatura al mondo» a cui si rifà il romanzo di Colleen McCullough – oltre 30 milioni di copie, bestseller-evento – si passa alla sua bellezza, si possono ricordare con quella «melodia suprema il cui scotto è la vita», nella storia dei Cleary che tanto ha commosso, le intese profonde, intime, che l'autrice rivela e congiunge alle poco facili leggi del dovere, facendoci partecipi di grandi passioni, tanto più esclusive e rapide, quanto più dolorose e inesorabili. Da questa leggenda, perciò, non da una casuale ispirazione, nasce l'amore unico e profano tra Meggie e Padre Ralph de Bricassart - al centro della popolare serie tv con Richard Chamberlain e Rachel Ward - e la quasi inconscia aspirazione di entrambe le figure al dolore. Ma in ciò non può ancora esaurirsi la trama dei motivi vitali della narrazione. I luoghi, la Nuova Zelanda, poi l'Australia, le donne di carattere e le storie familiari fanno lega e l'autrice ne racconta l'intensità in 558 splendide pagine. Imperdibile.
Se dalla leggenda australiana di «un uccello che canta una sola volta nella vita più soavemente di ogni altra creatura al mondo» a cui si rifà il romanzo di Colleen McCullough – oltre 30 milioni di copie, bestseller-evento – si passa alla sua bellezza, si possono ricordare con quella «melodia suprema il cui scotto è la vita», nella storia dei Cleary che tanto ha commosso, le intese profonde, intime, che l'autrice rivela e congiunge alle poco facili leggi del dovere, facendoci partecipi di grandi passioni, tanto più esclusive e rapide, quanto più dolorose e inesorabili. Da questa leggenda, perciò, non da una casuale ispirazione, nasce l'amore unico e profano tra Meggie e Padre Ralph de Bricassart - al centro della popolare serie tv con Richard Chamberlain e Rachel Ward - e la quasi inconscia aspirazione di entrambe le figure al dolore. Ma in ciò non può ancora esaurirsi la trama dei motivi vitali della narrazione. I luoghi, la Nuova Zelanda, poi l'Australia, le donne di carattere e le storie familiari fanno lega e l'autrice ne racconta l'intensità in 558 splendide pagine. Imperdibile.