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Un appartamento su Urano

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Quando nel 2013 Beatriz Preciado comincia a scrivere articoli per il quotidiano francese “Libération”, il suo percorso di transizione è iniziato da nove anni, nel 2004. Il 15 gennaio 2018 scrive l’ultimo testo per il giornale parigino. Nel frattempo, da novembre 2016, Beatriz ha cambiato legalmente il suo nome in Paul: la Spagna lo ha riconosciuto civilmente (e finalmente) come uomo. Nell’arco di questi cinque anni (2013 – 2018), molti avvenimenti importanti hanno avuto luogo: Lesbo è divenuta teatro della crisi migratoria iniziata nel 2015; la Catalogna ha tenuto un referendum di indipendenza dalla Spagna, dichiarato illegale dalla Corte Costituzionale iberica; l’Unione Europea e la Turchia hanno raggiunto un accordo per fermare la migrazione irregolare verso l’Europa. Allo stesso tempo altri eventi, forse meno rilevanti ma altrettanto tragici, hanno segnato questo quinquennio: la diffusione, su scala mondiale, del gioco CandyCrush; l’uscita al cinema de La vie d’Adèle; la morte dell’artista cileno Pedro Lemebel; la pubblicazione di due biografie, una su Foucault, l’altra su Derrida. Di questo, e di molto altro, ha scritto Paul B. Preciado nei suoi articoli apparsi sul quotidiano francese…

È del marzo 2021 la notizia che la Svizzera, tramite referendum, ha abolito la copertura del viso con burqa e niqab: lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere l’uguaglianza, la libertà e la sicurezza durante le manifestazioni pubbliche. Il 2 marzo 2011 Paul Preciado scriveva che il turbante indossato da Simone de Beauvoir nel corso della sua esistenza potrebbe essere interpretato come “simbolo di uno sforzo collettivo di resistenza all’esclusione delle donne musulmane che portano il velo nel contesto occidentale”. Questo è, per fare un esempio, il livello di scrittura, di cultura e di lucidità intellettuale che traspare leggendo Un appartamento su Urano. Perché su Urano? Cosa c’entra Urano? Nel 1864, Karl Heinrich Ulrichs conia il termine uranista per riferirsi agli amori del “terzo sesso”: ci possono essere cioè uomini attratti da altri uomini, donne attratte da donne, anime femminili imprigionate in corpi maschili e viceversa. Il riferimento è preso qui dalla mitologia greca, dove Urano, marito di sua madre Gea, viene castrato da suo figlio Cronos: dai suoi genitali nascerà Afrodite, l’Amore. Paul Preciado suppone allora che “l’amore procede dalla disconnessione dei genitali dal corpo, dal trasferimento e l’esternalizzazione della forza genitale”. Ecco perché Un appartamento su Urano, ecco perché queste sono Cronache dal transito: sono state scritte durante il periodo di transizione dell’autore. Transizione intesa come non un passaggio da un punto all’altro, ma come “erranza e essere tra i due punti come luogo di vita”, secondo le parole di Virginie Despentes, autrice della prefazione. Di questo essere tra i due punti Paul ha fatto la sua ragione di vita: ha decostruito la sua identità di genere, ha immaginato nuove forme di sessualità (Manifesto Controsessuale, Fandango, 2019) e ha rinunciato ad avere una fissa dimora. Queste sue peregrinazioni (Beirut, Atene, Kassel, Berlino, Parigi, New York, Barcellona, ecc) e quelle del mondo intorno a lui (apparse, come già scritto, su Libération) sono state raccolte e pubblicate da Fandango. Un saggio politico, un reportage, una raccolta: Un appartamento su Urano è (coerentemente) non identificabile in nessun genere. Sono le considerazioni di uno dei più grandi filosofi contemporanei.