
Che forma può prendere la passione? Quella inaspettata di una candela verde, se passando davanti a un negozio che vende “cose che hanno a che vedere con la luce” sei attratto dai gesti e da uno sguardo che stanno dentro il corpo imperfetto di una donna che, no non ti puoi essere sbagliato, sta guardando e sta sorridendo proprio a te. Serve una scusa, una di quelle poco credibili però, che se uno vuole intendere intende… Oppure può assumere le sembianze più classiche di una giovane e bionda hippie che vive in una roulotte, legge il futuro nelle linee della mano e ti entra in macchina all’improvviso, mentre tu, disperato e assonnato, ti sei fermato di notte a bordo di una strada che non riconosci più e chissà dove ti avrebbe portato, e chissà dove ti porterà invece lei, cosa avrà mai letto in quella tua mano di giovane aspirante scrittore… La passione è nell’incontro improvviso con un vecchio amore: riconoscere dopo anni gesti un tempo familiari, come le dita della sua mano che riportano un ciuffo di capelli dietro l’orecchio. Non ricordarsi (è inevitabile, è sempre così) di quanto fosse bella, dissimulare dissimulare sempre, soprattutto quando ti dice che è lì con suo marito, notizie che arrivano e colpiscono e affondano mentre fai l’equilibrista, stando attento a non lasciarti sfuggire nulla che possa far intuire all’altro la tua solitudine. La passione può stare dentro 29.200 piccole scatole di fiammiferi che uno scherzo del destino ti ha obbligato a collezionare, perché certe bugie hanno le gambe lunghissime e arrivano molto più lontano di quanto ti saresti potuto mai immaginare…
Ma se cercate i baci in bocca, datemi retta, scendete in strada, uscite la sera, chiamate il vostro ex, bussate al vicino, non statevene a casa a leggere questo libro. Apritelo solo se siete disposti a seguire le pagine di una classica antologia di racconti di scrittori italiani. Emergenti alcuni, già emersi altri (parliamo di Fulvio Abbate, Aldo Nove, Giuseppe Culicchia, Chiara Gamberale). Quello che un po’ stona, in quella che sarebbe stata altrimenti una bella ed eterogenea raccolta di racconti, è la confezione: la copertina pop e sensuale, l’uscita in libreria l’11 febbraio, il titolo. Tutto molto posticcio, se messo poi a dialogare con il contenuto delle pagine. Quando la direzione di Caffeina (kermesse culturale estiva che ogni estate, dal 2007, si tiene a Viterbo) ha contattato i 16 autori della raccolta (che hanno tutti partecipato alle passate edizioni) ha dato un solo vincolo: “immaginare una storia sullo sfondo di un grande festival culturale”. È stato il loro modo di festeggiare i dieci anni dalla nascita dell’evento, il cui slogan quest’anno sarà appunto “#unbacioinbocca”. Nel 2015 era #calcinculo. A questo punto non so se voglio sapere quello del 2017 (qui ci vorrebbe una faccina, ma siamo su un sito serio, quindi limitatevi ad immaginarla).