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Un cappio per Archibald Mitfold

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Londra, 1939. La seconda guerra mondiale è stata dichiarata. Archibald Mitfold, detto Archy, ha ventidue anni e si è da poco laureato a Oxford. Impossibilitato a intraprendere la carriera militare a causa di una menomazione alla mano destra, il giovane ha deciso di seguire la carriera diplomatica e, a questo scopo, sta studiando tedesco. Durante gli studi vive a casa della zia Marian - signora saggia e generosa nei suoi confronti. Archibald, che ama andare a zonzo per la città e conoscere gente, negli ultimi tempi è stato vittima di strani episodi che gli fanno temere per la sua vita: una volta qualcuno ha cercato di spingerlo sotto un treno, un’altra ha rischiato di essere travolto da un’auto lanciata a folle velocità, per non parlare dei cioccolatini contenuti in una scatola ricevuta in dono che gli hanno provocato un terribile mal di pancia e che hanno reso terreo il suo colorito. Pur cercando di minimizzare questi strani fatti, Archy, forse per farsi coraggio, li racconta agli amici Wynkerrel, eccentrico libraio, e Beltane, giudizioso insegnante. Quest’ultimo, che lo trova inquieto e oltremodo nervoso, gli consiglia di rivolgersi alla polizia. Ma il giovane risponde che, prima di ricorrere all’autorità, preferisce indagare di persona. Il giorno seguente Archy viene trovato impiccato proprio a casa della zia. Le apparenze deporrebbero a favore di un suicidio, tuttavia l’ispettore Pardoe di Scotland Yard non fatica a comprendere che si tratta di un assassinio camuffato, e in modo nemmeno tanto abile...

Tradotto per la prima volta in italiano, questo romanzo si inscrive nella migliore tradizione del giallo anglosassone, quella che ci ha dato Agatha Christie, Chesterton, Sayers. L’autrice, Dorothy Bowers, nata nel 1902 nell’Herefordshire, fu una delle prime donne a essere accettata alla Oxford University. Ritornata nella città natale divenne insegnante di storia e collaborò a riviste di enigmistica. Estremamente dotata per la scrittura, si dedicò al genere poliziesco ottenendo positivi riconoscimenti per i suoi cinque romanzi, pubblicati tra il 1938 e il 1947 e subito ritenuti pregevoli sia per le loro trame che per lo stile accurato ed efficace. Dorothy Bowers amava inserire nelle sue opere riferimenti letterari, testimonianza della sua vasta cultura. Il titolo originale di questo Un cappio per Archibald Mitfold, il terzo giallo della serie, uscito nel 1940, è Deed Without a Name, citazione dal Macbeth di Shakespeare (atto IV, scena I). Sempre dalle opere di Shakespeare sono tratte le citazioni che leggiamo in apertura di ogni capitolo del libro. La Bowers dopo lo scoppio della guerra si trasferì a Londra dove lavorò all’European News Service della BBC. Di salute cagionevole, si ammalò purtroppo di tubercolosi e morì nel 1948, a soli quarantasei anni.