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Un libro ti salverà

Un libro ti salverà

L’appuntamento è per le tre, se non si presenta l’agente darà di matto. Amos vuole recitare, quello sì, ma non si sente ancora del tutto pronto. È una produzione di quelle grandi, grandissime, di quelle con ottimi agganci, capaci di garantire una carriera, una carriera vera, non qualche spettacolo ogni tanto e l’agente lo sa, per questo l’ha minacciato di piantarlo in asso se non si presenta. Non può continuare a perdere tempo e lavorare a vuoto per uno che poi non va ai provini e gli fa fare brutta figura. Per fortuna all’impresario piace la sua interpretazione del Beraldo di Molière. Si dimostra addirittura interessato, tanto interessato da parlare di contratti e pianificazione. L’agente è contento, gli dice di non sparire di nuovo e lo lascia andare. Contano su di lui e fanno bene, perché lo spettacolo è un successo. È andato tutto per il meglio. Tranne per l’addetta dell’ufficio stampa del teatro Manzoni. Lei non si trova. Il maresciallo Capanna è stato sul luogo del delitto. Qualcuno ha persino scattato una foto a quella donna di cui non si conosceva l’identità. A terra, insanguinata, le gambe scomposte. L’ora del decesso è tra mezzanotte e le tre e l’ispezione cadaverica conferma la morte per soffocamento provocato dal taglio dell’arteria carotide. Nessuna violenza sessuale. Qualche segno di difesa. Ecchimosi sparse e un’unghia spezzata. Nient’altro...

Già vincitrice per la categoria Romanzo inedito al Premio Letterario Città di Siena - V edizione, Cinzia Petri con il suo terzo romanzo, Un libro ti salverà, batte le strade del giallo senza però rinunciare alla scrittura coinvolgente e intima che ha già caratterizzato i precedenti La scelta e Nessun segreto. Nonostante un inizio prettamente introspettivo attraverso cui spicca lo stile narrativo dell’autrice, armonico e sicuramente meditato, con Un libro ti salverà Cinzia Petri gioca con la trama arrivando con successo ad un intreccio ben costruito e non convenzionale, dimostrando una scrittura matura abbastanza da portare a termine un’operazione che non sempre a tutti riesce. L’autrice sfrutta il giallo intrecciando passato e presente e racconta la storia di un uomo i cui problemi prendono il sopravvento con una sensibilità e una delicatezza impeccabili. L’universo dei personaggi si dischiude parola dopo parola riuscendo a creare una dimensione in cui il lettore possa sentire la sintonia di una scrittura al limite dell’intimità. Uno stile, quello dell’autrice, all’altezza della complessa psicologia dei personaggi, persino troppo presente per un romanzo di genere, in cui, peraltro, non mancano imperfezioni. La linea principale appare quasi limitata dai personaggi che rischiano di prendere il sopravvento sul plot, così che le due parti non risultano abbastanza bilanciate e si percepisce uno squilibrio forse lieve ma che influisce sulla lettura e sull’attenzione, che si perde e si ritrova in continuazione.