
Un nuovo Rinascimento è possibile? Arte e letteratura non seguono le leggi dell’evoluzionismo e le opere prodotte dalle generazioni successive non sono necessariamente migliori di quelle precedenti. La creazione artistica non può essere spiegata attraverso una visione storicista, poiché si fonda sulla sensibilità, il talento e l’intelligenza di un autore... Dove risiede la libertà? Esiste un sistema politico che superi i partiti e sia controllato dalla libertà individuale? Si può superare la politica attuale e pensare liberamente? La letteratura che si tiene lontana dal potere politico e resta indipendente dal mercato diventa il campo della libertà spirituale dell’uomo: è un luogo inviolabile, non sacro, in cui l’uomo può proteggersi. La letteratura è il risveglio dell’uomo individuale, e questo risveglio può avvenire in ogni angolo della Terra...
Gao Xingjian è un artista a tutto tondo capace di muoversi all’interno dei numerosi linguaggi artistici. Se fosse nato qualche secolo prima, sarebbe stato un grande artista del Rinascimento: ateo, apolitico e solitario. E in effetti Xingjian è un pensatore libero, svincolato dalle ideologie quanto dalla necessità di rifiutare qualsiasi dogma. Ciò che gli interessa non è la ricerca di una verità ultima, quanto penetrare nel profondo della natura umana. Il suo mondo artistico non è catalogabile, non risponde a nessuna categoria o definizione. Dai miti alle leggende, alle favole, ai romanzi d’avanguardia al cinema, al teatro, alla pittura. Il suo pensiero è inseparabile dal suo modo di fare arte. Nato in Cina nel 1940, la sua infanzia fu segnata dai conflitti con il Giappone, che invase la Manciuria nel 1931 e capitolò nel 1945. Durante la Grande Rivoluzione culturale iniziata a metà degli anni Sessanta venne internato per cinque anni in un campo di rieducazione. Lasciò la Cina nel 1987 e si stabilì a Parigi, dove la Francia gli diede asilo politico, concedendogli la cittadinanza nel 1997. Nel 1989, a seguito degli eventi in Piazza Tiananmen, scrisse La fuga, un’opera teatrale che portò a un divieto totale di tutte le sue opere in Cina. È stato il primo autore di origine cinese a ricevere nel 2000 il Premio Nobel per la letteratura. Per un nuovo Rinascimento è una raccolta di discorsi scritti e pronunciati da Xingjian negli ultimi anni in diverse parti del mondo e che la casa editrice La nave di Teseo ha riunito in un unico libro pubblicato per la prima volta proprio in Italia. In un mondo globalizzato nel quale tutto è orientato al mercato, l’autore pone una domanda: è ancora possibile in questa epoca fare arte e soprattutto creare letteratura che trascenda la politica, i mercati e che non cerchi guadagni materiali? Un nuovo Rinascimento è possibile? Fra le pagine del libro la risposta: “Liberandoci dai banali interessi materiali capiremo che l’arte e la letteratura non sono un’arma né uno strumento, né una merce. Torniamo quindi al loro scopo originario, torniamo a osservare l’umanità, torniamo alla natura umana e ai sentimenti umani, torniamo alla ricerca del bello. E tutto ciò non è affatto un’illusione”. Una grande lezione di speranza e fiducia.