
Costanza è una bambina che frequenta la scuola elementare; è l’ultimo giorno di scuola e la maestra le chiede se anche questa estate la trascorrerà in Sicilia dai nonni. “Sì! Questa volta andrò a caccia di leoni con il nonno! Sarà un vero e proprio safari!”. Nonostante la perplessità dell’insegnante e lo scherno dei compagni di scuola, Costanza non ha intenzione di farsi rovinare le vacanze: se nonno Rosario ha detto che andranno a caccia di leoni, i leoni a Palermo devono esserci per forza! E così, tornata a casa, inizia a preparare scrupolosamente tutto l’occorrente per il safari: lo zaino, la fotocamera, un quaderno ed una matita per disegnare e prendere appunti. Deve raccogliere più informazioni possibili per tornare vittoriosa a settembre e dimostrare ai suoi compagni di classe che i leoni in Sicilia ci sono eccome. Arrivata a Palermo il nonno le mostra una foto: ritrae un leone in carne ed ossa, vissuto tanti anni fa in città. Si chiamava Ciccio, era stato lasciato a Palermo da un circo ed era un leone molto triste perché sempre solo e costretto alla cattività. Il nonno gira la foto e legge a Costanza: “A voi che amate la libertà e la pace, chiedete ai miei simili ciò che vi piace. Tanti leoni in questa città, chissà l’ultimo dove sarà? Il primo indizio è tutto per te: a casa sua ognuno è re”. Uhm...ha tutta l’aria di un indovinello pensa Costanza...
Adele Cammarata, insegnante di scuola primaria appassionata di poesia, formatrice certificata e membro del Team di Ricerca Metodo Caviardage (metodo didattico di scrittura creativa poetica), ci guida per le strade e le piazze di Palermo attraverso una originale caccia al tesoro in cui indizi e piccoli indovinelli portano la piccola Costanza (il cui nome evoca quello dell’ultima regina della Casa d’Altavilla) sulle tracce di tanti leoni, nascosti o dimenticati fra i palazzi della città. Dalla Cappella Palatina a Piazza Pretoria, dalla Vucciria al Giardino Inglese fino al Museo Doderlein conosciamo la storia di Palermo e le vestigia di quel percorso arabo-normanno che è stato dichiarato recentemente patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nella sua caratteristica esclusiva di unire due mondi opposti, quello arabo-musulmano e quello normanno-cattolico. Passeggiando per la città è impossibile non notare le tracce delle due dominazioni: nella struttura architettonica, nei mosaici come quelli della Cappella Palatina o nelle tre cupole rosse di San Cataldo. In ognuno degli splendidi monumenti che le fa conoscere il nonno, Costanza scopre un leone che le svela un piccolo pezzetto di storia e un nuovo indizio per proseguire la sua caccia. È un libro davvero ricco questo della Cammarata: stampato con un carattere ad alta leggibilità per facilitare tutte le categorie di lettori, presenta in appendice alcune pagine di approfondimento e può anche essere utile come guida della città.