
“Il buio è davvero troppo fitto e Nino ha bisogno della sua balena di peluche. Nino è fatto così. Deve sempre avere con sé la sua balena”. Qualcosa ha svegliato Nino nel cuore della notte. Tutto è buio, c’è soltanto una striscia di luce che filtra da sotto la porta della sua cameretta. Con la sua balena stretta in mano il bambino si dirige in cucina e trova il papà vicino alla lavatrice, intento ad asciugare dell’acqua per terra. Cosa è successo? Perché la mamma fa rumori strani? Una volta rassicurato e portato a letto Nino si abbandona ad un sogno davvero strano: l’oblò della lavatrice è aperto e il bambino viene risucchiato da un immenso scivolo che lo porta nel mare a fare capriole in mezzo ai pesci, in compagnia della sua balena che è diventata enorme. All’improvviso una luce lo attira verso l’alto e Nino si ritrova a Venezia, dove viene ripescato dal gondoliere Toni. Insieme a lui, Nino partecipa alla Regata Storica, attraverso le calle e i canali della città galleggiante. Toni alla fine non vince, ma la felicità di avercela fatta contagia anche il bambino e il sogno finisce tra canti e risate. La vera sorpresa però è al risveglio, quando ad accogliere il bambino in cucina c’è la nonna che gli annuncia l’arrivo del fratellino, nato durante la notte...
Una lavatrice aperta, dell’acqua sul pavimento e i genitori preoccupati: per Nino quel trambusto notturno è colpa dell’elettrodomestico guasto e ne è talmente convinto che, una volta tornato a letto, sogna di infilarvisi e di vivere una bella avventura acquatica. Ma insieme a Nino qualcun altro sta attraversando un mare e sta cercando la luce dell’uscita, in un mondo pieno di festa e colori. È il fratellino che sta nascendo, proprio mentre lui sta sognando. Una bella metafora per raccontare l’arrivo di un nuovo componente della famiglia: in qualche modo il fratello maggiore percorre il viaggio (sognando) insieme al minore, come a siglare l’inizio di un legame che durerà per sempre. Nino non sospetta minimamente della novità che lo sta attendendo, e questa sorpresa finale accoglie anche il lettore. Il testo di Pauline Delabroy-Allard, insegnante e bibliotecaria in un liceo francese, è accompagnato dalle belle illustrazioni di Camille Jourdy, ricche di particolari che trasportano il lettore anche a una lettura visiva dell’albo: Venezia è popolata, insieme alle persone, da topi che parlano da una finestra all’altra delle case, da una sirena che prende da bere con un unicorno mentre una piovra, nel tavolino accanto, legge un libro; anche il mare all’interno della lavatrice è un brulicare di buffi pesci (alcuni sembrano insetti con le ali), sirene, fiori e alberi marini. Una lettura da fare con calma, per assaporare testo e illustrazioni, per sorprendersi tra le immagini e immergersi nel sogno di Nino.