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Una relazione

unarelazione

Tommaso, che non ha mai avuto alcuna abilità manuale e ha sempre delegato ad Alice la riparazione dei piccoli guasti domestici, nota che una lampadina, in una delle due file che si incrociano sulle teste dei commensali riuniti sul terrazzo di casa sua, è saltata. E subito si fa forte in lui l’impulso di sistemare tutto ciò che è fuori posto. Tommaso non sopporta il disordine, i piatti sporchi, il cestino della spazzatura o il posacenere troppo pieni. Mentre si versa del vino e cerca di risintonizzarsi sulla conversazione dei suoi ospiti, li studia con cura: Luca e Rocco hanno i volti sorridenti e le facce arrossate dal vino; Antonia e Luisa partecipano animatamente alla conversazione. Alice, sua compagna da molti anni, ha appena portato in tavola due grandi piatti di verdure e sta servendo le amiche per prime. Quando il discorso vira sulla possibilità o meno di conoscere a fondo una persona dopo soli pochi mesi di frequentazione, Tommaso e Alice si scambiano uno sguardo e decidono che il momento di parlare sia arrivato. Comunicano agli amici - che si aspettano in realtà tutt’altro tipo di annuncio da parte loro, coppia seria, al di sopra di ogni dubbio e immune, agli occhi degli altri, da qualsivoglia pericolo di rottura - che hanno deciso di lasciarsi. Sì, assicurano alle quattro facce che li guardano attoniti, hanno proprio detto lasciarsi. Hanno parlato a lungo tra loro e sono giunti, insieme, alla consapevolezza che, se la storia non funziona più, non ha senso stare insieme per forza, magari solo perché hanno sottoscritto un mutuo cointestato ventennale. Ci tengono a sottolineare, tuttavia, che si vogliono ancora bene e che hanno intenzione di procedere con una separazione per gradi, molto naturale. A dimostrazione di ciò, spiegano che metteranno la casa in vendita, ma nel frattempo continueranno ad abitarla insieme, come hanno fatto fino a quel momento. Per rispetto reciproco, inoltre, qualsiasi nuova frequentazione da parte di entrambi è rimandata a quando ciascuno di essi vivrà per conto proprio…

Una coppia come tante, quindici anni di fidanzamento e tre di convivenza e di mutuo acceso per acquistare una casa - settantadue metri quadri con terrazzo, undici rampe di scale senza ascensore - a Roma, la città dalle mille promesse nella quale i due si sono trasferiti quando ancora erano studenti. Una coppia collaudata, quindi, apparentemente solida, dalla quale tutto ci si potrebbe aspettare, tranne l’annuncio di una separazione. Ma la vita, si sa, si diverte a sparigliare le carte e Alice e Tommaso, i protagonisti del romanzo scritto a quattro mani da Valentina Gaia e Stefano Sardo - anch’essi a lungo fidanzati; quando hanno smesso di esserlo, poi, hanno esordito con un romanzo che racconta l’amore che si trasforma in affetto e rispetto e le difficoltà di rimanere onesti nei confronti dei propri sentimenti - sentono l’esigenza di dare una svolta alla loro vita affettiva, ma vogliono farlo con gradualità, continuando a condividere il loro appartamento, finché non sarà stato venduto, e mostrando un profondo rispetto l’uno nei confronti dell’altra. Questo è ciò che intendono fare. Ma è possibile? Si può restare amici, dopo una lunga relazione, e accettare che il profondo sentimento d’amore che unisce due persone si trasformi in qualcosa di diverso, ugualmente intenso ma, forse, meno vincolante? Il romanzo, che alterna il punto di vista dei due protagonisti, è il racconto del tentativo di provarci: è come se la forza di lasciarsi e percorrere una nuova strada, in solitaria, fosse resa possibile proprio dal fatto di poter avere accanto la persona di cui più ci si fida in assoluto, quella che di ciascuno conosce ogni singolo desiderio e ogni minima fragilità, quella che ha saputo negli anni assecondare ogni sogno, quella che più di altri rappresenta casa e famiglia. Si tratta senza dubbio di un percorso faticosissimo, specie quando il dolore della separazione è particolarmente bruciante, ma diventa, per i protagonisti della vicenda - commovente, ironica e a tratti amara - l’unica strada percorribile per rimanere fedeli a se stessi, senza ferire i propri sentimenti e quelli di coloro con cui si è condiviso un importante cammino di vita. Il romanzo è anche un film, presentato alle Giornate degli Autori della settantottesima Mostra del Cinema di Venezia, di Stefano Sardo scritto da Valentina Gaia e Stefano Sardo, con Guido Caprino, Elena Radonicich e Libero De Rienzo in una delle sue ultime apparizioni. Una produzione Ascent Film e Nightswim, in coproduzione con La Onda, in collaborazione con Amazon Exclusive e con Rai Cinema.