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Una valigia piena di sogni

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A diciotto anni si è abbastanza grandi per prendere decisioni eppure troppo piccoli per fare progetti concreti. Chloe ha SOLO diciotto anni. Sa cosa farà di lì a qualche anno, ossia studiare giurisprudenza con storia come prima materia, ma come può pensare a prendere seriamente in considerazione un futuro troppo lontano anche solo per immaginarlo? Tutto ciò a cui Chloe riesce a pensare sono le settimane che la separano dal college, qualche preziosa settimana in cui visitare quella “stupidissima città in Europa” di cui la nonna Moody non è affatto fiera: Barcellona. I giovani, crede Moody, predicano bene e razzolano male, come Chloe che vuole studiare storia eppure sogna i nightclub di Barcellona, Hannah che i soldi per partire non li ha oppure i loro ragazzi, ancora più al verde di Hannah. Come possono anche solo pensare di arrivare fino alla Spagna? L’unico modo è accettare la proposta della nonna: un viaggio alternativo dall’altra parte dell’Europa prima del viaggio dei loro sogni. Andare a Riga per conoscere parenti di Moody, nell’orfanotrofio di Liepaja per Lang e Jimmy, e, infine, al campo di sterminio di Treblinka, per portare delle rose rosse sulla fossa comune dove riposa il suo amore perduto. Tappe obbligatorie prima di Barcellona. Obbligatorie perché quella non è una negoziazione, bensì una proposta. Prendere o lasciare…

Anche a diciotto anni si può essere donne e uomini, non più ragazzi, non più bambini, ma donne e uomini che si preparano ad affrontare la vita, e i protagonisti di Una valigia piena di sogni ne sono la prova. Paullina Simons, dopo il grande successo della trilogia de Il cavaliere d’Inverno, torna ad incantare i lettori più romantici con un romanzo che, sebbene veda un gruppo di adolescenti alle prese con un viaggio non proprio di piacere, si dimostra all’altezza della principale conseguenza del diventare adulti: imparare a camminare con le proprie gambe. A fare da sfondo un’Europa non priva di sorprese, arricchita da una scrittura certamente coinvolgente e non scontata che conferma la passione dell’autrice per una narrazione a più livelli. In questo caso si alterna tra un io narrante sempre diverso e una terza persona, così schietta da risultare a volte anche fastidiosa, radicata nelle personalità contraddittorie dei suoi protagonisti. Una valigia piena di sogni analizza quel breve momento della vita in cui tutto comincia a dipendere da te e per quanti sforzi possano essere fatti, per quanti progetti, alla fine nulla va mai per il verso giusto. Adesso tutto il loro futuro dipende da loro: Hannah, Chloe, Mason, Blake, giovani adulti che si accorgeranno presto di quanto facile sia recidere legami che parevano indistruttibili quando si inizia a crescere e ad evolvere, ma che dovranno subire le conseguenze di quel viaggio per tutta una vita.