
Come meditava il Buddha? È questo, in estrema sintesi, l’oggetto del saggio. Infatti, lo studioso Bhikkhu Anālayo, monaco della tradizione Theravadā, si pone come obiettivo quello di condurci nel sentiero - lungo il sentiero - che il Buddha ha percorso prima del risveglio, non solo indicandoci difficoltà e scelte intraprese ma anche dandoci veri e propri consigli per seguirne le orme. Il primo capitolo prende in considerazione proprio il Buddha nel momento in cui si rese conto della sua vulnerabilità e della sua impermanenza nonostante fosse giovane d’età, in buona salute e la sua vita fino ad allora fosse trascorsa in ricchezza e tra gli agi. Si fa cenno alla leggenda, molto popolare e raccontata, secondo cui il giovane Buddha vide un malato, un anziano e un morto una volta uscito dalla sua lussuosa dimora ma, e questo è un pregio, vengono presi in considerazione i testi della tradizione evidenziandone analogie; su tali testi e non su racconti più recenti viene sviluppato l’argomento. Nel primo capitolo si conviene sul fatto che sia stata la presa di coscienza dei limiti della propria esistenza - limitata per definizione - a far intraprendere al Buddha il sentiero verso la liberazione. A partire da questa tesi si propone anche un esercizio di consapevolezza per tutti coloro che sono “in cammino” e stanno cominciando il percorso verso una vita di meditazione. Si invita, pertanto, a prendere nota dei segnali di vecchiaia, malattia e morte attorno a noi, non soltanto in relazione agli esseri viventi ma anche, ad esempio, al deperimento dei tanti oggetti di cui ci circondiamo. Un esercizio del genere, così come tutti i successivi, può aiutarci a definire quali valori possano avere funzione di guida per la nostra vita…
Se siete interessati al buddhismo, alle discipline orientali, allo yoga, alla meditazione o semplicemente ad una vita più “salutare” non perdetevi questo libro. Non è semplice, va letto capitolo per capitolo e in modo molto attento ma alla fine…wow! Ci si sente davvero arricchiti. Probabilmente si dovrà rileggere, si dovranno sottolineare altre frasi, ci si dovrà applicare meglio agli esercizi, utili e interessanti, a fine di ogni capitolo. È davvero una perla questo saggio perché riesce a presentarci gli sforzi e le strade tentate dal Buddha prima di raggiungere l’illuminazione e, nello stesso tempo, invita noi lettori a intraprendere la strada della meditazione attraverso brevi e semplici (apparentemente) esercizi, il cui scopo è presentato chiaramente e concisamente in un cappello introduttivo al capitolo stesso che rende così scorrevole e ben delineato l’intero percorso del libro. Ogni parola è attentamente valutata, calibrata e quanto scrive il venerando Bhikkhu Anālayo è (e non poteva essere altrimenti) documentato in maniera precisa e accorta, prendendo in considerazione i testi antichi più accreditati. Io consiglio davvero una lettura lenta, profonda, anche un solo capitolo per settimana, in modo tale da tentare di applicare l’esercizio proposto per qualche giorno di seguito, con pazienza e dedizione. In fondo, anche il Buddha è stato un uomo come noi ed ha incontrato diverse difficoltà prima del risveglio e questo libro ci permette di avvicinarci un po' di più a questa figura venerata, amata, seguita e di capirne gli sforzi, la dedizione e la compassione, la sua umanità.