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Un’ultima lettera

Un’ultima lettera

Nel celeste mare di Grecia c’è un’isola chiara, nella quale Costas è postino da ben cinquant’anni, l’unico postino nell’intera isola. Costas, ormai vecchio, è giunto all’ultimo giorno di lavoro e ricorda i tempi in cui le notizie potevano viaggiare solo con i suoi piedi, perché non esistevano né telefoni né posta elettronica. Alcune lettere dovevano essere consegnate vicino all’ufficio postale, altre gli richiedevano lunghe camminate fino alle località più remote dell’isola. Costas le portava tutte con diligenza, quasi con devozione, perché le lettere portano notizie e le notizie, sia quelle belle che quelle tristi, "sono qualcosa di molto prezioso, sono indispensabili per le persone, proprio come il pane". Qualche volta una lettera arrivava a nonni che non sapevano leggere, perché non avevano potuto andare a scuola, e il postino Costas le leggeva per loro ad alta voce, trasformando le misteriose e ignote lettere dell’alfabeto, nel ricordo e nell’affetto dei loro cari. Per l’ultimo giorno di lavoro Costas ha un programma speciale: salutare ad uno ad uno tutti gli abitanti ai quali per tanti anni ha consegnato la posta e annunciare loro che quello è il suo ultimo giorno di lavoro. Ma trova che case, strade e piazze sono deserte. È un fatto insolito e imprevisto: la sua ultima giornata di lavoro non potrà essere come l’aveva immaginata...

Poetico e praticamente perfetto, questo piccolo albo (cm. 16X20) potrà piacere a tutti, non solo ai bambini. La storia è semplice ma, insieme, importante, perché evoca il mestiere antico del portalettere, fatto di strade da percorrere a piedi sotto il sole e sotto la pioggia, nell’afa o sotto la sferza del vento. Un mestiere di dedizione e di responsabilità, ma anche di dialogo e incontro. Il testo, essenziale, ha spesso toni di autentica poesia, come quando nota la leggerezza e il piacere che le belle notizie recano in sé e, al contrario, la pesantezza tombale delle brutte notizie. Fondamentale è l’illustrazione, che accompagna il racconto e lo arricchisce di particolari, di atmosfere, di colori, di inquadrature preziose e raffinate. Il caldo e suggestivo profilo dell’isola che galleggia sul mare blu, le strade di sabbia e le piccole case ricche di particolari, il molo su cui siedono il solido Costas e un etereo nonno al quale la lettura delle notizie ha acceso una lacrima, le belle notizie che come i palloncini volano in alto, per citarne solo alcune. Molti particolari sono costituiti da immagini relative ai servizi postali: buste, timbri, francobolli, caselle per ordinare la corrispondenza, tutti elementi forse oggi sconosciuti ai più piccini. Il libro ha meritatamente vinto il IX Premio Internazionale Compostela (2016) per albi illustrati.