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Vecchiaia per principianti

Vecchiaia per principianti

Alberto Cester è un geriatra che lavora in un reparto ospedaliero di un ospedale italiano. Fa questo mestiere da sempre ma si definisce un principiante per quello che riguarda la sua, di vecchiaia. Quando si diventa vecchi? Cosa succede in quel momento della vita di un uomo? E di una donna? A cosa deve andare incontro chi varca questa soglia? Questi sono alcuni degli interrogativi ai quali cerca di dare una risposta il dottor Cester che conosce così bene la vecchiaia degli altri e in tutte le più svariate sfumature. Nel libro si entra nel mondo della terza età, nei suoi meandri, nei suoi segreti, nei suoi problemi e nelle sue sfaccettature che spaziano dagli aspetti fisici e mentali, a quelli emotivi e relazionali. Ci sono delle difficoltà innegabili, ma c’è anche un modo per affrontarle e superarle, bisogna conoscere i punti deboli e i punti forti, per far sì che questo periodo venga vissuto appieno e senza rinunciare a vivere, senza rimanere inerti e in attesa del finale...

Il saggio è scritto in modo molto semplice e lineare: anche quando si affrontano le parti scientifiche e un poco più tecniche, il linguaggio rimase semplice e chiaro, per rendere efficace lo scopo divulgativo per cui è nato. Piacevole l’espediente usato dall’autore, dal punto di vista della scrittura, di inserire il diario del principiante, cioè il personale punto di vista del dottor Cester che guarda alla sua stessa vecchiaia. Il saggio tocca tutti gli aspetti della vita in questa età molto particolare e consegna delle indicazioni d’azione precise che vanno dalla prevenzione alla cura, dalle informazioni di tipo emotivo a quelle che riguardano anche la sessualità in quella particolare età. È diretto agli anziani, che potrebbero riconoscere tutti gli aspetti enunciati e potrebbero trarre giovamento dalle indicazioni di comportamento fornite, ma penso possa anche essere utile ai giovani per due ordini di motivi: il primo, perché possano capire, immedesimarsi nelle persone anziane che incontrano e il secondo, perché possano capire quanto sia importante vivere ogni età e sapere che niente è per sempre, ma tutto cambia e che la dote primaria per la sopravvivenza in questa vita è la capacità di accettare i cambiamenti e di adattarsi ad essi. Qualche difetto? A volte, per chi comincia a vivere i cambiamenti della vecchiaia (come me) le cose appaiono scontate e alcuni paiono aspetti trattati in modo frettoloso come, ad esempio, gli aspetti emotivi e relazionali o i pregi della vecchiaia, perché viene prediletto l’aspetto medico e salutistico. Ma sono tutto sommato peccati veniali.