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Vengo a prenderti

vengoaprenderti

Giovannino Marinoni è un uomo di quarant’anni che non sa neanche allacciarsi le scarpe. Alla sua nascita i dottori avevano sentenziato che non sarebbe stato capace di vedere né di sentire, figurarsi poi camminare. Invece quello lo sa fare benissimo. Tutto il giorno su e giù per il paese. Lo conoscono tutti e sanno che è un po’ matto e che prima o poi qualcosa gli capiterà. Per questo nessuno si stupisce quando viene trovato schiacciato sotto un vecchio casotto semicrollato. Sembrerebbe un incidente, ma Giovannino è uno dei sopravvissuti dello zoo scoperto pochi mesi prima e da Firenze giunge l’ordine di non toccare nulla. L’ordine è partito da lui, l’eroe nazionale, Francesco Caparzo, colui che ha scoperto il raccapricciante zoo umano. Un agente umile dalla stazza imponente e silenzioso, anche perché è capace di esprimersi solo in dialetto, che non ambisce a promozioni o pezzi di carta, che rimane a coprire l’ufficio quando i colleghi corrono incontro ai casi migliori. Un poliziotto che vuole solo stima e rispetto, che vuole diventare un eroe e che è riuscito ad entrare nel cuore di tutti gli italiani. Il destino, la sua occasione, hanno un nome e un cognome: Marilena Bacarelli. Si è presentata un giorno in questura per denunciare un caso di stalking, poi non ce l’ha fatta ed è corsa via. Ma Caparzo ha fiutato qualcosa e non ha desistito. Lo stalker era un ex fidanzato, Lucio Donadio, ma lo ha sottovalutato. Pensava volesse solo spaventarla e poi riconquistarla impersonando la parte dell’eroe e invece ha rapito la ragazza, la sua principessa da proteggere. Inseguendoli Caparzo è arrivato dove nessuno prima di lui, è arrivato al capannone degli orrori. Ma qualcosa non gli quadra. Perché Lucio ha sequestrato il padre? Perché lo ha ucciso? E poi quel nome, Alessandra Gatteschi, ex fidanzata dello stesso Lucio prima che questi si innamorasse di Marilena e decidesse di sequestrare anche lei. Più Caparzo ci pensa e più è convinto di aver sbagliato. Nel frattempo continuano a morire in modo apparentemente accidentale altri sopravvissuti dello zoo...

Il romanzo completa una trilogia iniziata nel 2018 con Io so chi sei e proseguita con Zoo uscito nel 2019. La scrittrice, però, in una sua intervista, ci dice di non considerarla una vera e propria trilogia: anzi la definisce una “poli-bilogia” in quanto gli altri due romanzi non sono uniti da un filo temporale che nel suo scorrere ne identifica un ordine di lettura, un “prima uno e poi l’altro”, ma hanno personaggi in comune che vivono storie parallele. La lettura di uno non deve essere necessariamente completata con la lettura dell’altro ma di entrambi Vengo a prenderti è la conclusione. Il romanzo ha il merito di racchiudere gli altri due con una sapiente divisione in due parti in cui la prima, ordinata per date e personaggi, getta le basi per un ponte di raccordo con gli altri due lavori. Paola Barbato crea il suo primo eroe, il poliziotto burbero, scostante, modesto, che incute paura per la stazza fisica, un metro e novanta per centodieci chili, dagli imperscrutabili silenzi. Nato in un paese fatto di poche case, situato in una zona tra il Lazio, la Campania e il Molise, con un passato non proprio cristallino. Intorno a lui ruotano personaggi che la scrittrice prende dal quotidiano e trasferisce nel racconto. I protagonisti, coinvolti e schiacciati dalle vicende drammatiche che li travolgono, saranno costretti ad una evoluzione intima, ad un cambiamento. Alla fine nessuno sarà quello che era prima e ciò renderà ancora più misterioso lo svolgimento della storia. Il cerchio si chiude e tutte le domande troveranno le loro risposte.