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Viaggio incantato

Viaggio incantato

Un uomo prende il largo su una piccola barca di legno, arriva in un Paese sconosciuto, acquista un cavallo e prosegue il suo viaggio da solo. Passa tra gruppi di case sparse nei boschi, attraversa paesi verdeggianti, fiumi, città più grandi; conosce molte persone, assiste ai loro lavori nei campi tra i filari di uva, visita chiese e castelli, frequenta mercati contadini, partecipa a feste patronali, riesce a vedere persino una parata in maschera. Un lungo, lunghissimo viaggio che inizia dal mare e finisce ancora al mare, con l’unica compagnia del suo cavallo. Quante cose si possono dire di questo libro! Quella descritta è solo una delle tante storie che si possono raccontare perché i personaggi da cercare e seguire tra le pagine sono tantissimi: ad esempio, c’è un uomo che si dichiara alla sua innamorata; c’è una gara campestre di bambini, c’è un pittore che dipinge quadri in mezzo ad un prato, c’è un prigioniero che evade dalla sua prigione... e alcuni addirittura riappaiono in pagine diverse, come il ladro di maiali, anche se scovarli non è così semplice…

L’autore utilizza soprattutto un’inquadratura dall’alto per raccontare la storia, attraverso illustrazioni minuziose e dettagliate, quasi da miniatore, che creano tavole legate le une alle altre a trasmettere una sensazione di armonia e di equilibrio, e sono ricche di citazioni, che si possono infine ritrovare spiegate in fondo al libro: la presenza di una delle porte di Rottenburg in Germania, quella di una vecchia villa di Bibury, di un castello sulla Loira. E ancora, nel libro sono presenti diversi dipinti di autori famosi: Manet, Seurat, Van Gogh, Degas e ci sono anche i riferimenti ad alcune fiabe famose, come ad esempio Cappuccetto Rosso. Insomma, un albo senza parole che racconta molte storie e che il lettore, di qualunque età, potrà arricchire con un suo personalissimo viaggio fra le pagine. Mitsumasa Anno, giapponese vincitore dell’Andersen nel 1984, ha visitato l’Europa tra gli anni ’50 e ‘60 ed ha deciso di disegnare un diario di viaggio illustrato di quei viaggi, senza aggiungere spiegazioni scritte, perché convinto che le immagini potessero rendere perfettamente le emozioni e le avventure che lo accompagnarono. Il libro uscì in Italia nel 1978 e poi fu ripubblicato nel 1983 da Emme Edizioni, ma era oramai introvabile da tempo; è tornato oggi sugli scaffali grazie a Babalibri.