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Vocabolario dei desideri

In una notte di solitudine un uomo fa una sorta di inventario dei suoi amori: se si potessero mettere a confronto punto per punto le quattro donne che ha finora chiamato “amore”, quali sarebbero le similitudini e quali le differenze tra di loro?... Un ragazzo e una ragazza. Hanno quindici anni, sono amici sin dalla terza media. La famiglia di lui deve trasferirsi da Gerusalemme ad Haifa, gli scatoloni sono già pronti, la partenza è per l’indomani. I due si baciano, finalmente, teneramente, lungamente. Si fa notte, si abbracciano forte per l’ultima volta, un addio prima che lui parta per una nuova vita. Quando lui torna a casa, scopre che la partenza è rimandata di una settimana: ma ora, per uno strano imbarazzo, dovrà fingere di essere già partito e cercare di non incontrare la ragazza per nessun motivo… Una giovane moglie inizia una cura con farmaci antidepressivi e come effetto collaterale perde completamente il desiderio. La cosa apre una ferita profonda tra lei e il marito, tanto profonda che alla fine la donna lo esorta a trovare donne con cui andare a letto, a patto di non innamorarsi. Ma questo invito non rende l’uomo felice quanto lui stesso si sarebbe aspettato… Una bambina accompagna il suo papà a fare la spesa al supermercato e si fa male alle dita della mano schiacciate tra due carrelli. A soccorrerla e consolarla sono due commesse del supermercato, materne e gentili. Una israeliana, l’altra araba… Un uomo e una donna, due amanti in una stanza d’albergo, in procinto di fare l’amore. Lei si blocca, spiega che proprio non ce la fa. Desidera tantissimo farlo, ci fantastica su da una settimana, è emozionatissima, ma no, ci ha ripensato. La blocca il ricordo di suo marito, che quando lei è stata operata d’urgenza di appendicite passava le notti a dormire su una sedia accanto al suo letto d’ospedale, infreddolito e preoccupato. Non può fargli questo, non lo meriterebbe…

Pubblicati originariamente sulla rivista “Vanity Fair” nell’ambito di una seguitissima rubrica settimanale tra febbraio 2019 e febbraio 2020 e raccolti qui in un volume di grande formato impreziosito dalle bellissime tavole a colori con i collage di Pax Paloscia, i ventisei racconti/frammenti di Eshkol Nevo hanno titoli ognuno legato a una lettera dell’alfabeto (Amore, Baci, Confessione, Desiderio, Empatia, Ferita, Guerra, Hotel, Italo Calvino, Johannesburg, Karaoke, Libro, Matrimonio, Notte, Oregon, Perdono, Quasi, Ricchezza, Sesso, Tabù, Uno, Verità, Web, X-Files, Ypperlig, Zehu) e vanno a comporre appunto una sorta di dizionario. Perché definirlo però proprio un Vocabolario dei desideri? In un’intervista al quotidiano “Il Messaggero” Nevo ha dichiarato: “Le storie che racconto hanno una doppia direzione: rievocano il desiderio di qualcosa che è già avvenuto o si è perso, ma al contempo lavorano con l’immaginazione e l’energia propria del desiderio che afferisce alla nostra intimità e a quella delle relazioni. I racconti toccano anche l’elemento erotico e il desiderio sessuale che più è impossibile più si dimostra accattivante. Esploro l’importanza del mistero che anima il desiderio”. Temi profondi e profondamente umani, dunque, che lo scrittore israeliano affronta indubbiamente con raffinatezza e talento. La natura stessa del libro però lo condanna a una forte eterogeneità. Ci troviamo autentici gioiellini come il cervellotico, emozionante A come Amore, il toccante D come Desiderio, il commovente H come Hotel, l’indignato J come Johannesburg, lo spiazzante M come Matrimonio, l’arguto T come Tabù ma ci troviamo anche frammenti deludenti anche lo sconclusionato E come Empatia, il banale F come Ferita, l’asettico I come Italo Calvino, il grottesco K come Karaoke. Chi nel leggere privilegia l’esperienza estetica e l’approccio complessivo sarà piacevolmente travolto, chi cerca la profondità letteraria dovrà accontentarsi dei momenti più felici e giudicare con indulgenza i momenti un po’ scialbi.