
Da quanto tempo abbiamo scoperto che gli uccelli, per orientarsi, usano il campo magnetico terrestre? E che ruolo gioca la loro vista in questo contesto? E cos’è, o almeno cosa potrebbe essere, quel bizzarro fenomeno quantistico che sembra determinare la loro capacità di visualizzare il campo magnetico terrestre? Come possono certi uccelli volare ininterrottamente per più giorni, senza subire gli effetti della deprivazione del sonno? Esistono davvero dei microsonni estremamente riposanti, della durata di pochi secondi? E come vengono azionati, e come sono intervallati? Cosa significa che la migrazione sia codificata geneticamente e che non venga appresa per emulazione? Quali sono dunque le “istruzioni” del volo? Che significa che i geolocalizzatori stanno rivoluzionando la ricerca sulle migrazioni? In cosa sono differenti rispetto ai trasmettitori satellitari, e quanto sono più leggeri? Come e dove si applicano questi geolocalizzatori, e con quali accorgimenti? Come sono cambiate le teorie sull’ecologia delle migrazioni, dal momento in cui alle ricerche nordamericane ed europee si sono poi aggiunte quelle relative ai territori tropicali di svernamento? Che portata ha avuto la scoperta che le sterne migrassero per 80 o 90mila chilometri in un anno, seguendo peraltro ben diverse rotte? Cos’è un “sito di sosta” durante le migrazioni? A cosa servono i “siti di sosta”, in cosa si differenziano e in che senso tutelarli si sta rivelando strategico? Cosa significa e cosa implica la perdita dei luoghi sicuri in cui riposare o rifocillarsi o svernare? Quanti e quali drammatici effetti hanno già avuto, almeno in Europa e USA, i cambiamenti climatici? Quanto erano evitabili, e perché? A quanto ammonta la diminuzione degli uccelli nel Nord America e in Europa, dal 1970 ad oggi, e a cosa può essere stata dovuta? Ci sono specie che hanno avuta una sorte differente, e magari opposta? Se sì, quali, e per quali probabili ragioni? E quali accorgimenti si possono prendere per evitare una catastrofe futura, a partire da un differente uso dei pesticidi? Quanto potrà incidere il probabile innalzamento del livello degli oceani sul rischio di estinzione delle specie, e cosa si potrà fare per arginarlo? Che succede, infine, se si sgretolano le fondamenta dell’ecosistema planetario?
A queste e parecchie altre domande risponde il saggio di Scott Weidensaul. Affascinato dalle forze naturali che spingono un piccolo passero tanto quanto un potente uccello predatore ad attraversare spazi immensi, “con una velocità e una tenacia che vanno oltre ogni umano intendimento”, infiammato di entusiasmo per quella che ritiene “la più grande impresa fisiologica in assoluto”, soprattutto perché compiuta per puro istinto, senza supporto di genitori o adulti (rari infatti sono gli stormi “multigenerazionali”), Scott Weidensaul restituisce anni di ricerche in questo lavoro originariamente apparso in patria nel 2021, col titolo A World on the Wing. The Global Odissey of Migratory Birds, tradotto qui in Italia da Luca Cortese, per la Cortina, nella collana “Scienza e idee” fondata da Giulio Giorello, con la consulenza scientifica di Telmo Pievani e Corrado Sinigaglia. Ricco di aneddotica e forte di un pacifico talento per la divulgazione, In volo sul mondo è una lettura piacevole ed edificante anche per chi non è addetto ai lavori. Ci sono notizie quantomeno sbalorditive che rimangono impresse (come l’inimmaginabile storia di quel rondone che ha vissuto volando per sei milioni e mezzo di chilometri, larga parte dei quali senza mai atterrare; soltanto un esempio eclatante) e tutto viene riferito trattenendo a fatica un sentimento e un’emozione limpidi e innocenti, quasi fanciulleschi. Chiudiamo con qualche notizia biobibliografica. Weidensaul, classe 1959, ricercatore specializzato in avifauna e migrazione degli uccelli, nato in Pennsylvania, ha vissuto una buona parte della vita tra gli Appalachi e vive nel New Hampshire. Alle spalle circa trenta libri, tra i quali Living on the Wind. Across the Hemisphere with Migratory Birds (North Point 1999, finalista premio Pulitzer). Completano l’edizione Cortina una ricca e dettagliata bibliografia e un buon indice analitico; correda il saggio un colorato inserto fotografico.