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Wayward Pines - Il bosco

Wayward Pines - Il bosco

Ethan Burke è il nuovo sceriffo di Wayward Pines. Né Pilcher né Pam, la sua sadica assistente, sono riusciti a spezzare la ferrea volontà dell’ormai ex agente federale di fare chiarezza sui misteri di questa ridente cittadina dell’Idaho. Il quadro che gli ha presentato Pilcher è davvero apocalittico: non solo Burke si trova nel futuro, a centinaia e centinaia di anni dal suo fantomatico incidente, ma tutto ciò che rimane della razza umana è confinato a Wayward Pines. Al di fuori della barriera elettrificata che delimita la città vivono misteriose creature dalle abitudini e dalle fattezze bestiali, ribattezzate abbie, diminutivo e dispregiativo di aberrazioni. Burke ha accanto a sé la sua famiglia ed è uno dei pochissimi a conoscere la verità sulla città. Pilcher si fida di lui ed è lieto di averlo fatto ragionare, portandolo dalla sua parte, la parte giusta e allo stesso tempo necessaria...

Il secondo capitolo della trilogia di Wayward Pines si apre con un Ethan Burke completamente diverso dall’inquieto e ligio agente federale disposto a tutto pur di conoscere la verità su quella città tanto bizzarra e inquietante. Le spiegazioni che gli ha fornito Pilcher sono state sufficienti a convincerlo e ora Ethan è lo sceriffo Burke, tutore dell’ordine e cittadino di spicco di questa ridente comunità fondata sulla menzogna. Egli però, se ancora riesce a mentire ai suoi cari, non riesce più a mentire a se stesso, e gran parte di questa seconda parte (la migliore del tris servito dall’autore americano) è focalizzata sui dubbi e le incertezze del protagonista, sospeso tra perpetrare l’ordine artificialmente costituito da Pilcher e mostrare alla popolazione la verità, novello Prometeo che si ribella al volere di un uomo che si è auto-divinizzato. In Wayward Pines- Il bosco Crouch dimostra di saper coniugare genuino intrattenimento e introspezione psicologica e, non concedendo quasi nulla al citazionismo del primo capitolo, tesse una trama che pur non partendo da spunti particolarmente originali sorprende per sviluppi e ritmo narrativo. La narrazione in POV supporta egregiamente le elucubrazioni mentali dei vari protagonisti conferendo a questo secondo capitolo dei tratti più confidenziali e intimisti rispetto a quello precedente.