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Intervista a Tessonja Odette

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Tessonja Odette è cresciuta in mezzo a creature magiche e incantesimi. Sarà per questo che persino il suo sorriso e il suo buonumore sembrano contagiosi come un “charm” lanciato da qualche Fae sbarazzino. Complice la distanza, ci saluta in collegamento web in quello che per lei è l’inizio di una nuova giornata, mentre per noi è quasi ora di pensare alla cena. Giovane autrice americana di romanzi di genere romance, con un target Young Adult e New Adult, Tessonja esordisce in Italia grazie a Sága Edizioni. Sarà in visita nel nostro Paese a settembre, a Firenze, in occasione del RARE23. Conosciamo un po’ meglio questa eccentrica autrice dal cuore tenero, “mamma” di eroine determinate a trovare la propria indipendenza, capaci di affrontare fragilità e insicurezze verso la ricerca di un sé più forte e consapevole.



Quale è stata la spinta a intraprendere la strada del retelling?
Nella trilogia di The Fair Isle ho avuto modo di creare un mondo completo. Volevo provare ad esplorare anche delle storie stand alone. Fin da piccola ho sempre letto fiabe ma sentivo che mancava qualcosa nella storia. Volevo che si parlasse di più della crescita dei personaggi e che al principe fosse dedicata una minore attenzione.

Come è stato costruire un worldbuilding adatto ad accogliere la tua personale rivisitazione di queste fiabe classiche?
Per La maledizione del lupo è stato abbastanza semplice. La vicenda si svolge essenzialmente in un maniero. Per gli altri racconti è stato un po’ più complicato ma le fiabe si basano già su un mondo di per sé magico, con balli … Si è rivelata una sfida divertente, in linea con il mio ideale di fiaba. Per esempio, in Biancaneve ho giocato sui personaggi dei sette nani, trasformandoli nell’ hotel dei sette peccati capitali. Lo specchio invece è diventato una magia fae.

Oltre all’evidente richiamo alle versioni Disney, ti sei basata su altre fonti per trarre ispirazione per le tue storie?
Le fiabe dei film Disney sono state la mia ispirazione principale, in quanto è quello che un lettore medio si aspetterebbe. Ho comunque letto le fiabe originali per trarre ispirazione da elementi censurati dalla Disney.

Le fiabe Disney sono strutturate per soddisfare il target più infantile con il bene che vince contro il male, scene ricche di colori e musiche divertenti. Per il tuo pubblico YA/NA, prevedi di aggiungere invece un tocco più dark alle tue storie?
Per un mio gusto personale, vorrei evitare di aggiungere troppo dark o elementi cupi alle storie. Sicuramente più grigio, rispetto alla Disney. Le mie storie devono dare conforto, cerco di affrontare temi anche pesanti però mantenendo un certo tocco di leggerezza.

Un tempo le fiabe e le favole avevano un intento chiaramente didascalico, veicolando nel loro finale una morale da proporre al lettore. Quale può essere invece il ruolo della fiaba oggi?
Promuovere l’accettazione personale, portare guarigione emotiva. Soprattutto attraverso dei percorsi di crescita che il lettore può rivivere attraverso le sfide affrontate dai personaggi del libro.

I LIBRI DI TESSONJA ODETTE