
Il destino di Luna, giovane donna amante dell’avventura e della vela, rampolla di una famiglia di imprenditori benestanti che da qualche tempo stanno conoscendo alcuni guai finanziari, si viene a incrociare del tutto casualmente con quello di Gioia, factotum di una casa di produzione cinematografica, che, nel passeggiare per distrarsi dalla tremenda notizia di aver perso in un incidente l’attrice protagonista di un importante film da girarsi a brevissimo, incontra il perfetto “phisique du role” della protagonista proprio innanzi a sé, per la strada. Luna decide di buttarsi: e perché no, visto che la vita sentimentale ha già preso una piega pessima e quella lavorativa la sta quasi per seguire a ruota… Da questo momento la sua vita diverrà quella della troupe, che gira a Tenerife, immersa nel mare e nella natura: non chiede di meglio, ha la sua barca a vela che non lascerebbe mai, ma non può non farsi coinvolgere da alcuni dei personaggi che incontra sul set: a partire dalla già detta Gioia, spigliata, concreta e sempre positiva, per proseguire con Nerea, sua fedele assistente, attenta osservatrice e sempre fornita di notizie di prima mano, per passare poi al coraggioso nella vita e al tempo stesso un po’ “bloccato” con l’altro sesso Florindo, poliziotto guardia del corpo della troupe e a sua nipote Noli, perspicace adolescente dalle spiccate abilità nel disegno. Ma più di tutti a trasportarla, trascinandola in un’ardente storia d’amore, è Cross (soprannome di Marten Strom, norvegese), aiutante tuttofare e uomo di fatica dell’entourage, il cui passato è mantenuto da costui volutamente sotto una coltre di nebuloso mistero…
È il mare con la sua bellezza, la sua forza e i suoi grandi pericoli il vero protagonista di questo libro. Indubbiamente l’autrice sa il fatto suo a livello sia di lessico che di ritmo che di struttura: le caratteristiche dei personaggi sono ben scelte e dosate, anche se in alcuni casi le si sarebbe potute approfondire di più. L’opera riesce senz’altro a tener desto fino in fondo l’interesse del lettore, ma tale interesse viene ripagato soltanto in parte da quanto viene svelato alla fine, dovendosi altresì segnalare che uno dei presunti colpi di scena è davvero “telefonato” e si intuisce già a metà lettura. Ma in fondo non è un così grave difetto, non volendo certo il romanzo presentarsi come un vero e proprio giallo, quanto piuttosto come una storia bilanciata tra mistero, sentimento ed avventura. Mentre per Marten e soprattutto per Florindo si finisce istintivamente per parteggiare, della protagonista Luna si finisce quasi per diffidare: sappiamo un po’ troppo poco della sua vera personalità, tratteggiata in modo particolarmente velato se si tiene conto che si è già al secondo episodio di una saga, iniziata con il precedente titolo La ragazza delle onde. Mettendo un po’ più a fuoco il personaggio dell’affascinante Luna Rossa e cercando di dare ancor più thrilling alle vicende narrate, pur ben congegnate e intersecate tra loro, al prossimo episodio della saga si potrebbe giungere al massimo risultato.