
Il piccolo Danny e suo padre William vivono nella campagna inglese, tra foreste e brulle colline, in un vecchio carrozzone zingaro. Un’unica stanzetta con tutto il necessario: due cuccette per dormire, un fornello a paraffina per cucinare, un tavolino e due sedie, una stufa a legna. Il carrozzone si trova dietro la piccola stazione di servizio che William possiede e gestisce assieme al figlio. Cresciuto da solo con il padre dopo la morte della madre, avvenuta quando lui aveva solo quattro mesi di vita, Danny trascorre l’infanzia in mezzo ai motori. I suoi primi giochi sono molle e pistoni, il piccolo impara ad amare il mestiere del padre e a cinque anni è capace addirittura di smontare e rimontare un motore tutto da solo! Danny è davvero un bambino felice e ha la fortuna di avere “il papà più meraviglioso e affascinante” che un ragazzo possa desiderare. Sì, William alle volte può sembrare un tipo serio e severo, perché non sorride mai con la bocca. Lo fa però con gli occhi – ed è, secondo Danny, il sorriso migliore: infatti si può fingere un sorriso con la bocca, ma mai uno con gli occhi. Ogni tanto in quegli occhi si intravede una scintilla, e in quei momenti si può star certi che William sta escogitando una delle sue imprevedibili “pazze pazzie”. William è molto premuroso nei confronti del figlio ed è anche un fantastico narratore: tutte le sere racconta a Danny una storia diversa e spesso i due si godono assieme una cioccolata calda o uno spuntino di mezzanotte. William ha però anche un “grande, tenebroso segreto”, un vizio con cui Danny dovrà fare i conti nel suo nono anno di età: una irresistibile passione per la caccia di frodo al fagiano, che porterà padre e figlio a vivere una inaspettata e strampalata avventura...
Il bel rapporto fra un padre e un figlio è al centro di questa storia nata dalla penna dell’ormai celeberrimo scrittore e sceneggiatore britannico Roald Dahl. La tenerezza e le attenzioni del padre fanno sì che il piccolo Danny cresca felice e spensierato, pur nelle evidenti difficoltà economiche che i due devono affrontare. Ma il poco che hanno basta e avanza, fintanto che Danny può avere il papà sempre al suo fianco. William riesce a rendere l’infanzia di suo figlio sempre divertente ed emozionante, ogni occasione è buona per imparare qualcosa – e per regalare anche al lettore buffe curiosità sulla natura e sui suoi abitanti –, per trasformare ogni nuovo gioco in una piccola avventura, per stimolare la creatività e la fiducia in se stesso di Danny – qualità che si riveleranno fondamentali per il buon esito dell’impresa che i due dovranno affrontare. È soprattutto in grado, William, di far sentire Danny profondamente amato. E questo è, in fondo, tutto ciò di cui un bambino ha bisogno. Un rapporto fatto di cure premurose, complicità, fiducia, rispetto e sano divertimento, che tutti meriterebbero di avere con le proprie figure genitoriali – cosa su cui l’autore insiste aggiungendo in chiusura: “Quel che ogni ragazzo vuole e gli spetta è un papà CHE FA SCINTILLE!”. Un piacevolissimo racconto per giovani lettori e non, dalla scrittura fresca e sempre avvincente, impreziosito dalla delicatezza delle illustrazioni di Quentin Blake. Tre piccole curiosità per concludere. Tra le fiabe che William racconta a Danny fa la sua prima apparizione un ben noto e gentile gigante, che si vedrà dedicata una storia a sé solo nel 1982 – Danny viene pubblicato nel 1975. Dahl acquistò negli anni Sessanta una vecchia roulotte molto simile a quella in cui William e Danny abitano: fu proprio in quella roulotte, la “Gipsy Wagon”, che vide la luce Danny il campione del mondo. Nel libro, infine, diversi sono i riferimenti alla biografia di Dahl, ad esempio le punizioni subite dall’autore durante gli anni della scuola per mano di uno dei suoi insegnanti, il capitano Hardcastle (nel libro richiamato dall’odioso capitano Lancaster), descritte in seguito nell’autobiografia Boy (1984).